mercoledì 25 febbraio 2009

E' stata una serata positiva, tranne una parentesi...importante!

Forse pecco di idealismo. Forse nutro una smodata fiducia nel prossimo. Ok, se questa oggi è una colpa, allora sono colpevole. A cosa mi riferisco? All'incontro organizzato da questo Comitato il 20 febbraio scorso. Motivo? Il motivo è semplice, i Pendolari? Sì, si è riscontrata una presenza di circa 50 unità comprese le rappresentanze politiche locali presenti tra il pubblico.
A conti fatti, la stima è di circa 35 persone.
Non certo una presenza massiccia. Ovvio, ringrazio di cuore e sentitamente le persone presenti.
Addirittura persone arrivate da Abbiategrasso e altre realtà limitrofe.
Questo mio post non vuole essere un processo o una accusa, solo una constatazione.
Questo incontro è stato ampiamente pubblicizzato, sia dagli organi di stampa sia da materiale informativo divulgato e affisso, sia su facebook.
Sapete, è stata per molti Pendolari vigevanesi un'occasione persa. Durante la serata sono state date informazioni utili ai Pendolari, hanno parlato anche gli Avvocati che patrocineranno le cause, appunto, dei Pendolari. E' un atteggiamento triste, un' approccio al problema decisamente perdente il fatto di non presenziare a una serata che forniva solo delle importanti informazioni. Il tutto, gratis. Che molti pendolari siano frustrati, siano sfiduciati è un fatto conclamato.
E allora? E allora quando si presentano poche persone che si attivano, che si autofinanziano e che credono nelle battaglie che hanno intrapreso nell'interesse generale di tutti i pendolari ecco che molti non si interessano neppure di ascoltare.
Che appiattimento! Che delusione!
E' troppo comodo pensare che per talune battaglie qualcuno ci pensi e basta.
Soprattutto è sconsolante vedere che molte persone snobbino quelle poche che, appunto, si danno da fare e che comunque ottengono dei risultati. Al contrario di chi affida le proprie lamentele e lagnanze al vento, a chi si lamenta e basta. E badate bene, non servono a nulla le occupazioni di binari, queste manifestazioni maldestre ed estemporanee servono solo a beccarsi delle denunce per interruzione di pubblico servizio. A poco serve lo sciopero bianco del biglietto, di fatto il biglietto si paga ma non lo si esibisce al controllore. Che cosa si pensa di ottenere da
tutto ciò? Il mio pensiero: poco o nulla. E qui si ritorna a quanto su affermato, ecco che quando si presenta l'opportunità di avere ragione dei propri diritti in modo legale, concreto e fattivo non solo non si presta interesse, o scarso interesse, ma si arriva addirittura a snobbare chi si adopera in tale direzione. Intendiamoci, non pretendiamo nè vogliamo un grazie ma nemmeno essere snobbati. Pongo una riflessione e vediamo se qualcuno, oggi, ha la forza almeno di replicare mandando commenti. Chi non approfitta dell'occasione di avere ragione dei propri diritti, forse, questi diritti non li merita. Avevamo messo a disposizione personaggi pubblici provenienti dalla Regione Lombardia e dai Comuni della tratta. Ok, Pendolari. Potete essere amareggiati fin quanto volete, potete essere inc....ti quanto volete e allora perchè non venire a protestare, a contestare a far valere le Vostre ragioni? Mancanza di tempo? Pensate che chi si adopera per sostenerVi e per portare avanti la battaglia di interesse pubblico abbia solo questo da fare? Sbagliate. Una persona, per me molto importante, in un "pour parle" successivo mi ha detto che ci sono persone che, ancora oggi, non sanno dell'esistenza di questo Comitato.
Non è possibile, con tutte le attività svolte pubblicate sugli organi di stampa, su internet e con serate pubbliche dedicate. A questo punto non posso fare altro che prendere atto di ciò. E' solo strano vedere come format preconfezionati sullo stampo del "grande fratello" trovino piu' ampio consenso e altre cose no.
A tutti quelli che si lamentano ma poi non ci sono, a tutti quelli che pensano che ai loro problemi tanto ci pensa qualcun altro a tutti quelli che sanno che, tanto, quelli ci sono e basta dico:
STATE SBAGLIANDO! E DI GROSSO! Tutto ciò che si chiedeva era la presenza di molti.
Fortunatamente non siamo soli, possiamo ringraziare e sentire il sostegno morale di quei pochi che nonostante le incombenze famigliari, nonostante la stanchezza, nonostante le arrabbiature quotidiane hanno deciso di esserci. Effettivamente non richiedeva molto sforzo.
A chi invece ha deciso di snobbare e ignorare la serata per vari e molteplici motivi che ora no voglio sapere dico: perchè vi lamentate, tanto poi il biglietto lo pagate, tanto poi continuate a viaggiare stipati come sardine in vagoni superaffollati. E questo ogni giorno, uno dopo l'altro.
Ai molti che non c'erano: non avete dato un'ottima impressione.
In ogni caso Noi andiamo avanti, anche se delusi da questo atteggiamento.
Perchè lo facciamo? Non certo per avere un grazie, solo per dimostrare che se si vuole, se si crede in uno stato democratico di diritto e nelle Istituzioni qualcosa sicuramente si può e si ottiene. Altrimenti che esempio si dà alle nuove generazioni? Ai nostri figli? Non certo un esempio costruttivo, solo pezzetti di malcelato individualismo, di indifferenza. E' un terreno di coltura che nel sociale porta solo a traguardi infelici. Fortunatamente, queste cose sono lontane da me anni luce. Almeno, quando guarderò negli occhi un bambino o un ragazzo o comunque le persone che mi circondano, potrò almeno avere la soddisfazione e il piacere di non abbassare lo sguardo e di dimostrare che se si vuole si può. Avendo anche la certezza che almeno qualcosa ho fatto, nell'interesse pubblico e anche nel loro. Con tutti i miei ideali, i migliori saluti.
Davide Consiglieri
Presidente Com. Civico
Diritti degli Utenti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo sull'amarezza per la scarsa partecipazione. Io c'ero, e devo dire che entrando nella sala Leoni semideserta, ho pensato a tutti quelli che, ogni mattina, sento lamentarsi con sacrosante ragioni sulla banchina della stazione. La gente é così, apatica, indifferente o meglio lo é diventata dopo decenni di parole al vento. Se qualcuno riuscisse a proporre qualcosa di concreto, sono sicuro che il vento cambierebbe. Insomma, scusa se uso un paragone nazionalpopolare, é bello che ci siano trasmissioni come ballarò, report, ecc. ma conoscere le situazioni incresciose dovrebbe far nascere la voglia di correggerle, altrimenti lo sconforto fa ancora più danno. Bisogna cercare insieme, proporre AZIONI concrete che possano iniziare il cambiamento. WE CAN
Luigi Ferrari